Imprese cartarie in allarme: crollo del mercato della carta da macero

La crisi del settore del riciclo della carta  sta mettendo in ginocchio le imprese.
8 milioni. Queste sono le tonnellate in eccesso di carta da macero in Europa che hanno portato ad un crollo del 41% del valore tra gennaio e agosto 2019, secondo uno studio di Unirima, la più importante federazione di imprese di carta da macero.
Che il settore del recupero della carta da macero fosse in crisi non è un segreto, ma l’allarme è stato lanciato e adesso non si può più far finta che questo problema non stia mettendo in ginocchio gran parte delle imprese cartarie italiane.
Il riciclo della carta da macero è il cardine dell’economia circolare in Italia (e anche in Europa), dove per economia circolare intendiamo tutti quei processi in cui gli scarti della produzione uniti al prodotto finale smaltito possono essere reimpiegati e rimessi sul mercato (“dagli scarti della carta si produce nuova carta”).

Da 10 anni l’Italia esporta (soprattutto nel sud est asiatico) tutti i surplus di carta da macero (materia prima e seconda – MPS): circa 1.9 milioni di tonnellate su un totale di 6.6  prodotti. Con il blocco dell’export verso la Cina due anni fa è iniziato il crollo progressivo, con sempre più materiale in esubero; ed è lo stop alle importazioni imposto dalla Cina, unito alla guerra commerciale di questi ultimi mesi tra Cina e USA che hanno  alimentano il trend negativo.

In merito a questo argomento puoi leggere l’articolo “Stop delle importazioni di carta e plastica da parte della Cina”.

Da anni l’Europa (e l’Italia in primis) si trova in una situazione in cui le importazioni di scarti sono molto maggiori rispetto all’utilizzo del prodotto effettivo e questo divario, tradotto in termini di domanda e offerta, si traduce in 8 milioni di tonnellate di carta recuperata in eccesso rispetto al reale bisogno.

Non possiamo prevedere cosa accadrà in questo settore nei prossimi anni. Possiamo solo sperare che la guerra commerciale tra Cina e America termini nel più breve tempo possibile e che il settore cartario Europeo possa risollevarsi. Quello che servirebbe è incrementare e sviluppare le cartiere, tali da rendere l’europa po’ più indipendente in modo cercare di ridurre sempre di più la forbice tra carta raccolta ed utilizzata.

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